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Classificazione e nomenclatura

I rondoni Apus apus (LINNAEUS 1758) fanno parte della classe dei volatili / Aves dell’ordine degliApodiformes. Carl von Linné con la cui opera in 10 volumi “il Sistema Natura” è cominciato il modo di denominare con due nomi (sistema binario) gli uccelli (BEZZEL E PRINZINGER, 1990), ingloba i rondoni nella classe delle rondini. Si trova sotto la descrizione degliHirundo apus (LINNAEUS 1758). Il genere Apus lo aggiunse Scopoli nel 1777 (GLUTZ E BAUER, 1980). Più tardi vennero aggiunti anche i nomi di genere Micropus e Cypselus che però non hanno preso piede nella denominazione internazionale, che invece usa sempre il nome scientifico Apus Apus che ritroviamo nelle ultime liste mondiali di denominazione aviaria (DICKINSON 2003).

WOLTERS (1975–1982) inserisce gli Apodiformes vicino alla famiglia dei colibri, Trochiliformes. SIBLEY e AHLQUIST (1990) ne certificano la somiglianza con un esame dell’ibridazione del DNA, ache WOLTERS non poteva ancora utilizzare, e che raggruppa le varie specie di volatili appartenenti agli Apodiformes e colibri, Trochiliformes in un unico gruppo detto Apodimorphae. Più tardi CHANTLER (in DEL HOYO et al., 1999) ha messo gli uccelli navigatori e i colibrì in un ordine apposito degli Apodiformes con due sottofamiglie degli Apodi e dei Trochili.Questa divisione in famiglie ha trovato un consenso universale.

Nel 1990 SIBLEY e AHLQUIST hanno classificato all’interno dell’ordine degli Apodiformes, in entrambe le famiglie degli Apodidae, 94 specie di uccelli navigatori oggi riconosciute (DICKINSON 2003) e nella famiglia degli Hemiprocnidae, 4 specie di uccelli navigatori degli alberi. La tassonomia a livello di generi e specie, al momento, non è ancora del tutto chiara e decisa. Soprattutto per quanto riguarda le grandi famiglie delle Collocalia, e delle Salangane, i confini entro i quali includere le specie non sono ancora definiti. Lo stesso vale per alcune famiglie africane degli Apus.



Cladogramma dell’ordine degli apodiformi secondo Chantler (in Del Hoyo et. al., 1999)

Nel prossimo futuro sono da aspettarsi nuove conclusioni, soprattutto dal punto di vista genetico-molecolare, nell’ambito dei gruppi finora poco osservati. In relazione ai diversi concetti di specie e soprattutto al concetto di sovraspecie, possono essere formulati nuove ipotesi per la tassonomia a livello dei generi, specie e sottospecie conosciute. Soprattutto i numeri per ogni specie non sono altro che considerazioni attuali. Inoltre non è improbabile che in alcune zone, come nell’Asia tropicale e in Africa centrale si facciano scoperte di nuove specie ad oggi sconosciute.

I rondoni sono nativi dei climi tropicali e, in seguito alla spaccatura del continente Gondwana, hanno dato origine alla sottofamiglia Cypseloidinae nell’America meridionale e settentrionale e a quella degli Apodinae in Afrika, Europa e Asia. Il genere Apus è diffuso in tutto il mondo, ma la maggior parte proviene dall’Africa; 6 sono endemici dell’Africa subsahariana. Oggigiorno i rondoni sono presenti su tutto il globo, fatta eccezione per le latitudini più settentrionali. E questo è avvenuto grazie a due fattori: l’estrema sinantropia di alcune specie nella scelta di nidificare nelle zone urbane e l’evoluzione che ha portato a migrazioni su lunghe distanze. I nidiacei per eccellenza, che hanno la capacità di entrare in una specie di torpore in mancanza di cibo, riescono a sopravvivere anche in climi più rigidi e con temperature estive incerte.

 

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